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Competenze e sentimenti - Ascoltare i sentimenti per far crescere le competenze 11 Settembre 2018 10:55

scritto da Angela Gallo

Le competenze sono un asset fondamentale per le organizzazioni e per l’esercizio professionale. Ma le competenze appartengono alle persone che le esercitano, le sviluppano, le dimenticano. Pensare a un approccio solo ‘razionale’ per la gestione e lo sviluppo delle competenze è riduttivo, ma soprattutto improduttivo. I rapporti umani, ivi compresi quelli messi in campo nei contesti aziendali, sono alimentati non solo da emozioni, ma da veri e propri sentimenti: alcuni produttivi, che permettono di rendere le competenze sempre più efficaci; altri distruttivi, che costituiscono un vero e proprio blocco evolutivo.

La natura dei sentimenti è spesso complessa e contraddittoria, verso noi stessi e verso gli al-tri. La società attuale richiede ai ‘porcospini umani’ di rimanere il più possibile uniti, ma come possiamo farlo se alcuni sentimenti ‘distruttivi’ ci allontanano spesso dagli altri, se abbiamo paura e non abbiamo fiducia? Per la maggior parte di noi non è facile trovare un equilibrio tra il nostro funzionare come singoli e l’interagire con gli altri, prestando attenzione ai nostri e ai loro bisogni.

Non è facile collaborare ed è difficile comprendere che l’invidia, l’avidità, la superbia, la diffidenza, il rancore, la delusione e perfino la rinuncia entrano in azione in una realtà sempre più veloce e sempre più fluida. Pensare che le nostre competenze possano funzionare prestando attenzione solo alla loro componente logico-funzionale, o scrivendole nelle schede di performance appraisal, è la più grande falsità di tutti i percorsi di apprendimento.