Problem Solving: il talento di trovare soluzioni che contano

Non esiste ruolo, livello o funzione aziendale che possa dirsi esente dalla necessità di risolvere problemi. Ma non tutti i problemi sono uguali. E, soprattutto, non tutti riescono a trattarli nel modo giusto.

 

Nel mondo del lavoro attuale, ciò che fa davvero la differenza non è semplicemente risolvere un problema, ma saperlo affrontare con metodo, visione e lucidità anche sotto pressione. È qui che entra in gioco il Problem Solving come capacità comportamentale, non come semplice reazione agli eventi, ma come competenza strategica che distingue chi guida il cambiamento da chi lo subisce.

 

Tre azioni che fanno la differenza

 

Il Problem Solving non è un colpo di genio. È un processo, spesso silenzioso, che si articola in tre azioni principali, tanto semplici a dirsi quanto difficili da padroneggiare nel quotidiano:

 

 

1. Individuare le alternative

 

 

Chi sa risolvere problemi parte sempre da una buona analisi: non quella che complica le cose, ma quella che le chiarisce. Significa scomporre la situazione, vedere le leve su cui agire, non fermarsi all’evidenza, ma cercare altre vie, anche non convenzionali. È la fase dell’apertura mentale, della ricerca, delle individuazioni delle possibili alternative d’azione applicate al contesto.

 

 

2. Valutare pro e contro

 

 

Le alternative non valgono tutte allo stesso modo. Serve capacità di giudizio, spirito critico, capacità di stimare rischi e benefici — anche quando i dati scarseggiano. Questa è l’arte del Problem Solver: decidere nel dubbio, ma con lucidità. Valutare implica saper mettere a confronto ipotesi diverse, pesare gli impatti, considerare gli effetti collaterali, costruire scenari.

 

 

3. Identificare la soluzione praticabile

 

 

Non serve l’idea perfetta, serve quella che funziona. Il Problem Solving culmina nella scelta di una soluzione realistica, coerente con il contesto, praticabile nelle condizioni date. Perché chi risolve davvero, fa accadere le cose, non le racconta soltanto. Il vero valore sta nella concretezza e nella capacità di attuazione.

 

 

Non tutti i problemi vanno risolti allo stesso modo.

 

 

C’è una differenza profonda tra i problemi tecnici e quelli relazionali, tra le situazioni complesse e gli imprevisti da gestire in tempo reale. Per questo motivo, il Problem Solving è una competenza trasversale, che si adatta ai contesti e si modula in base alla posta in gioco.

 

Nel valutare questa capacità, ad esempio in un processo di assessment o sviluppo, non si tratta tanto di misurare la “bravura logica” quanto la capacità di:

 

– vedere più soluzioni, non solo una;
– decidere anche quando le informazioni non sono complete;
– mantenere la rotta anche in acque agitate.

 

 

Una persona che possiede un buon Problem Solving mostra equilibrio, curiosità, senso pratico, ma anche coraggio. È capace di passare dalla riflessione all’azione senza rimanere bloccato nella complessità.

 

E questo atteggiamento è contagioso: i team in cui si lavora con questa mentalità sono più proattivi, resilienti e orientati alla costruzione.

 

Perché è una competenza cruciale per HR e manager?

 

Perché oggi l’abilità di affrontare e sciogliere i nodi operativi e relazionali è una leva di leadership, anche nei ruoli non apicali. In un contesto di business sempre più fluido e veloce, chi ha buone idee e sa farle funzionare è un capitale che le organizzazioni non possono più permettersi di trascurare.

 

Secondo i dati LinkedIn 2024 sulle competenze più richieste dalle aziende, il Problem Solving è tra le prime 3, accanto a pensiero critico e flessibilità. E i recruiter più evoluti lo sanno: un buon CV può raccontare esperienze, ma solo una buona valutazione comportamentale può intercettare il potenziale risolutivo di una persona.

 

Come far crescere questa capacità?

 

Serve allenamento. Serve feedback. Ma soprattutto, serve un contesto che valorizzi la capacità di prendere decisioni, anche sbagliando ogni tanto, pur di generare movimento.

 

È questo uno degli obiettivi del nostro Master in Skill Coaching: offrire strumenti, linguaggi e metodi per osservare e sviluppare capacità concrete come il Problem Solving in chiave evolutiva e misurabile.

 

Perché in fondo, come scriveva Einstein:
Non possiamo risolvere i problemi con lo stesso tipo di pensiero che abbiamo usato quando li abbiamo creati.

 

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